28 dicembre 2009

come sto? come non sto?

mah, bene. Oh questa mi piace (è il cantautore che la Manu aveva ascoltato a Bologna, quello del portami a bere dalle pozzanghere urlato a squarciagola: "Vasco Brondi a Luca sarebbe senz'altro piaciuto").
In alcuni punti in effetti sembra che scriva in musica alcuni miei pensieri deliranti. Mi ci vedo a dire faremo rave sull'enterprise, farò rifare l'asfalto per quando tornerai, e i tuoi capelli che sono fili scoperti che sono nastro isolante.
Certo, che frase disperata proteggimi dallo scrosciare delle piogge acide, portami a bere dalle pozzanghere!!, non sarei mai arrivato a tanto cinismo. Che poi mi rode; io passo per quello sulle nuvole tutto trasognante incanto e scemenza, mentre invece sono il primo dei disincantati. Vedo la poesia che potrebbe starci, ma che non c'è mai.

17 dicembre 2009

saggezza bimba (4)

son stato molto tentato di lasciare il lavoro coi fioli per concentrarmi solo sugli studi, la tesi quasi imminente et similia. Volevo puntare a realizzare tutti i miei 4 sogni nel 2010. Però alla fine ho ottenuto una piccola riduzione delle ore e proverò a Fare ogni cosa (spinto dall'illusorio motto "tutto ciò che dipende solo da me, posso realizzarlo!" Ollè).
L'illuminazione fallèta di continuare l'ho avuta comunque da una bimba solitamente molto restia alle varie attività creative che le si propongono. Le ho Fatto inventare una favola insieme alla madre, ed era troppo dolce. Son troppo sensibile in questo periodo? Da notare la loro fissazione per la tematica amorosa, il disincanto nei confronti degli uomini bambocci e l'esaltazione della donna little princess.

"C'era una volta una principessa brutta. Talmente brutta che il suo popolo la confinò in una torre diroccata e isolata, in mezzo a una palude sulfurea. Suo guardiano era un fantasma fornito di ascia e catene; questi aveva paura di tutto!, tranne che della bruttura del mondo. Triste, solitaria e persa nei suoi sogni, la principessa aveva la sola compagnia di un rospo chiacchierone, che talvolta le Faceva visita. Un dì, il rospo la informò che si stava avvicinando la notte delle sirene sulfuree: in quella specifica notte, le bellissime sirene uscivano dal lago e tutti gli abitanti del Bosco Inquinato facevano festa e grande era la probabilità di incontrare l'amore. Il rospo andò baldanzoso pure lui e riuscì ad abbindolare una rospa stupida che veniva dal Bosco Pulito, "perchè le rospe ci cascano immediatamente se uno le stordisce di chiacchiere, e poi si sposano subito, commettendo un grave errore".
All'improvviso, una stella cadente cadde a fianco del laghetto, e si trasformò in un bellissimo principe. Egli rifuggì le sirene, e incontrato il rospo chiacchierone venne a conoscenza della tragica storia della bruttissima principessa. Colpito, si diresse verso la torre; fece scappare il fantasma; la incontrò e in un sol sguardo la amò: "per me sei la più bella donna che esiste su questa terra". Così le disse, e la baciò, e presa una stella del cielo in mano, ne Fece una carrozza e la portò nel Mondo dell'Incontrario, da dove proveniva. Qui infatti la bruttezza era vista come bellezza e viceversa: lei lo vedeva bellissimo, e anche per lui, lei era la meraviglia Fatta persona. I due non poterono che amarsi fino alla fine del loro tempo. Ma c'è una postilla da Fare: la principessa non aveva aspettato passivamente che il suo principe le venisse incontro: bensì era stata lei stessa, con la potenza della sua mente e del suo desiderio, a crearlo e a Far sì che la venisse a salvare".

16 dicembre 2009

gli AforinKi (142)

Io non ho bisogno di denaro. Ho bisogno di sentimenti, di parole scelte sapientemente, di fiori detti pensieri, di rose dette presenze, di sogni che abitino gli alberi,di canzoni che facciano danzare le statue, di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti.. Ho bisogno di poesia, questa magia che brucia la pesantezza delle parole, che risveglia e dà colori nuovi..
[A. Merini. Mi ci rispecchio in toto. Da piccolo una volta mi parve di colloquiare con un bisquit francese di Napoleone.]


14 dicembre 2009

cuuuuuuuuuuuuuute

grazie Exy per la segnalazione!!! Perchè poi c'è un merchandising di magliette dietro, FANTASTICHE. Tutti i commenti dietro dei visitatori poi me Fan morì. Son tutte esclamazioni che avrei potuto Fare io. Non sono l'unico amante delle lontre!! Anche se quelle di fiume e di lago son ancora più sgargianti.

9 dicembre 2009

ma da quando 'sta passione per i musical?

Più di Fantine ("I had a dream my life would be, so different from this hell i'm living..", e te credo! 'sto libro fu per me un fiume di lacrime, muoion quasi tutti e in modo atroce), Eponine è sempre stato il mio personaggio preferito dei Miserabili. Anche quando era la graziosa e stronzetta prediletta in casa Thénardier, e per lei Cosette "era come un cane"; in fondo non giocava che con bambole rattoppatissime, e conosceva solo il disprezzo e la cattiveria, non poteva che essere così. Cosette invece, dal destino di schiavetta tiranneggiata tutto il giorno nei lavori più umili e dai piedi perennemente scalzi, viene prontamente salvata da Valjean, diventa bella e algida, riceve una istruzione, trova l'amore di quel tonto di Marius. Eponine rimane una sfigata miserabile; mai bella, ben presto caduta in miseria insieme alla famiglia, ignorante, eppure astuta e abile raggiratrice. Tira a campare nei sobborghi malfamati. Ma è capace di nobili azioni: sa che il suo amore per Marius non è corrisposto, nè lo potrà mai essere; allora lo aiuta a conquistare la "rivale", e sarà lei a morire al suo fianco nelle barricate. Lei che è sempre stata sola, mica quell'altra.
Quando Valjean muore, nel musical è
accompagnato in cielo da Fantine e da Eponine, d'altronde "Guai ahimè!, a colui che avrà amato solo corpi, forme ed apparenze! La morte gli toglierà tutto. Cercate di amare le anime e le ritroverete".

3 dicembre 2009

Nada sta continuando ad accompagnare il mio 2009

ollè. Scrive le sue profonde e malinconiche canzoni nel bel mezzo della campagna livornese e pure lei ascolta le voci dei fantasmi nei castelli.
Novembre poteva essere migliore, ma dicembre inizia arrembante. Anche se questo testo non lo capisco. Però l'inizio, che figata, la viltà in cucina mi appartiene.