29 agosto 2010

I figli di Lir



Il dio marino Lir aveva già quattro figli quando prese in moglie Aoife: questa, gelosa dell'amore che lui provava per la progenie, decise di liberarsene, scagliando loro una maledizione. I bambini vennero trasformati in candidi cigni, condannati a stare lontani da casa per 900 anni, ed il sortilegio sarebbe cessato soltanto se un principe dell'Irlanda del Nord avesse sposato una principessa del Sud.

All'approssimarsi del novecentesimo anno, i cigni ritornarono al luogo natio, sperando di riabbracciare il padre. Ma ortiche e erbacce ricoprivano quello che una volta era stato il loro palazzo: gli esseri umani avevano rinnegato le antiche divinità dell' Eire, che erano andate disperse.

Sconvolti, se ne andarono via. Si ritrovarono per caso su un'isola deserta, dove vi era un eremita che si prese cura di loro. Qui giunse la notizia che le casate del Nord e del Sud si sarebbero unite: quando furono reclamati come leggendario dono di nozze, ripresero la loro forma originaria. Ma il tempo non era passato invano. Infatti, erano ormai esseri umani vecchissimi, prossimi al disfacimento, addirittura incapaci di parlare. Solo l'unica figlia femmina vi riuscì, e chiese che fossero seppelliti in piedi, uno di fronte all'altro, come stavano da piccoli quando si riparavano dal freddo. L'eremita allora iniziò a piangere, e con la vista annebbiata gli apparvero come bambini, per l'ultima volta felici.

17 agosto 2010