26 novembre 2009

sereno e allegro!

1) con le dita ho spento tutte le luci della palestra. La leg extension era noiosa. Son troppo surreale.

2) alla Feltrinelli, un uomo interessante abborda la cara SignoraMia (e anche io avrei risposto allo stesso modo: perchè amiamo l'incanto, il sogno e non la realtà): "Ciao, mi ha Fatto piacere ritrovarti qui per caso dopo anni, ti va di rivederci?" "sì, qui alla Feltrinelli" "ma io non vengo quasi mai qui.." "male!!" "allora Farò in modo di essere qui per riparlarti ancora".

3) ciò mi ricorda il mio primo "tarocchissimo" incontro con l'ex: in via dei Priori, uno scontro, a me che mi cadono i libri e le fotocopie. Ma quanto stavo di fuori per raccontare a tutti gli amici comuni e non questa versione, spacciandola come quella ufficiale? E meno male che ora sono così maturato. Eppure l'incontro originale non era malaccio: al negozio dei fumetti, -"io ci vengo tutti i giovedì!" e poi dalla settimana successiva cambio giorno e vado solo di martedì!-; non avrei mai immaginato che qualcuno andasse tutti i giovedì sperando di incontrarmi per caso e attaccare bottone. Son stato molto molto fortunato.

4) la nebbia fitta nel parco, dopo il tramonto, densa, ocre-grigia. Bellissima. Le luci delle macchine che filtravano ogni tanto dagli alberi, irrealissime; i fioli che correvano adrenalinici come in E.T. di Spielberg.

5) io che vorrei andare improvvisamente in un bosco con questa atmosfera da sogno e camminare e chiacchierare e ascoltare per ore. Chi viene??

6) io e il bimbo-demone. "Lo sai che sto bene con te quando sei tranquillo, non come l'ultima volta, ti ricordi? Mi piace quando sei felice" "anche a me piace vederti felice, Luca".

7) io che sto fuori come le mie piantine sul balcone. Che tra un pò rientreranno in casa, perchè l'inverno sta diventando troppo pungente. Sto migliorando.

23 novembre 2009

gli AforinKi (141)

Impara il numero a memoria
poi riscrivilo sulla pelle
se telefoni tra vent'anni
butta i numeri fra le stelle

Alle porte dell'universo
un telefono suona ogni sera
sotto un cielo di tutte le stelle
di un'inquietante primavera.

[Lucio Dalla]

20 novembre 2009

Le regole di Virginia sugli uomini

"Allora le mie leggi sono:

1- LA LEGGE DELL' UNA VOLTA A TE E UNA A ME: Nelle relazioni amorose una volta la fregatura la dai tu e una volta ce la prendi tu! Cioè se nell'ultima storia che hai avuto sei stata tu quella che ha fatto la stronza e lui ha sofferto come un cane mettiti l'anima in pace perchè con il prossimo la finaccia la farai tu. Viceversa vai tranquilla stavolta non rischi.

2- LA LEGGE DEGLI ULTIMI CHE SARANNO I PRIMI: Questa legge stabilisce che all'inizio di una storia quello meno preso, che pensa di poter gestire la faccenda come gli pare, alla fine è sempre quello che si innamora prima e che di conseguenza soffrirà di più per il resto della storia.

3- LA LEGGE DEL CERCHIO: Partendo dalle basi della seconda legge, questa regolamenta le relazioni sentimentali a lunga distanza. In un rapporto più di una volta il grado di coinvolgimento dei due può capovolgersi in periodi oscillanti di solito tra i 3-4 mesi e gli 1-2 anni. A quel punto quando la storia finisce soffrirà di più non chi era meno coinvolto all'inizio (come stabilito da legge numero 2) ma bensì chi si ritroverà al momento nel ribaltamento più sfortunato.

4- LA LEGGE DEL CONTRAPPASSO: Quando lasci un uomo (se si tratta di una donna potrebbe verificarsi meno) e lui ti ama ancora e lui si dispera e dice di non poter vivere senza di te...sempre sempre accadrà che nel giro di 3-5 mesi si sarà bello che consolato (anche per influsso di legge numero 1). E a te, che invece sarai ancora sola, la sua vita sembrerà molto più felice della tua.

5- LA LEGGE DEL VIAGGIO: Quando tra due che iniziano a frequentarsi con interesse c' è di mezzo un viaggio (deve però essere un lungo viaggio, almeno 20gg), quello che parte sarà sempre quello che ci prenderà la fregatura. Infatti chi parte, al momento è pieno di entusiasmo e pensa poco a quello che resta che invece soffre moltissimo e ha paura della distanza. Quando torna però non trova più la situazione come l'aveva lasciata perchè quello che è restato nel frattempo è andato avanti e magari ha già nuovi interessi. N.B. Fare attenzione, se entrambi intraprendono un viaggio la legge si annulla e a quel punto non si può stabilire il finale. Non è un elemento distintivo nemmeno la diversa lunghezza dei due viaggi. (Lo specifico perchè a me è successo e mi facevo forte del fatto che il mio viaggio era più breve e al solito è andata male per me).

Sgìsgì"

saggezza bimba (3)

basta, 'sto fiolo demoniaco ne combina di ogni. Folgorato rapito "innamorato" di una bella bimba dai biondi capelli fluenti, l'ha perseguitata torturata stritolata strozzata (per fortuna non con me presente) al parco, nel castello medievale, come i cattivi delle fiabe. Qualche giorno dopo, ha preso una canna e mi minacciava di distruggere la macchina, e me l'ha colpita più volte con violenza (Carlina!): e io inusitatamente calmo, "è disperato solo e folle che pur di attirare l'attenzione e giocar con me fa queste cose". Infine mi tirava sassi e pietre grandi, e mirava alla faccia. Ma tanto ho ottimi riflessi (..). Riesco a calmarlo stordendolo di chiacchiere (ohohoh) e abbracciandolo.
Il giorno dopo, lo accompagno insieme al mio collega alla seduta privata con il neuropsichiatra, e son decisamente curioso di carpire come si comporta da solo con lui ("che Farà? Ah, che vuoi che Faccia in una stanza senza pietre, sassi, canne, compiti, forbici, altri bambini. Al massimo aprirà qualche cassetto"); io rimango fuori in questo corridoio AFFOLLATISSIMO.
Ordunque: quatto quatto mi avvicino alla porta e inizio a spiare dal buco della serratura, e ad ascoltare la voce spazientita del dottore; passa il mio collega: "Luca, sei tu che hai bisogno del CIM!!" "sta torcendo una lampada! Ah, senti anche il doc quanto è spazientito".
Esce il bimbo, ancora nervosetto; vuole ascoltare più volte la sua canzone preferita a tutto volume ("Sono pronto per rialzarmi ancora, e il momento che aspettavo è ora. Nonostante questo cielo sembri chiuso su di me").
Io: "Fai il bravo, sai che fisicamente oggi non sto granchè". E lui silente e rispettoso, come quando i cani intuiscono che per una volta è meglio non abbaiare.

17 novembre 2009

ma basta cò 'ste pozzanghere...!!!

sono ovunque. "Nella pozza dove meno te l'aspetti, c'è un pesce".
Lo sussurrai anche a uno dei miei bimbi. Allora questi poco dopo guardava le pozzanghere con rinnovato interesse e vi scorgeva sul serio un pesce, dicendo che doveva stanarlo; infine ci tirava i sassi come se fosse al lago.
E la Manuelita domenica: "Ho sentito un cantautore giovane, nuovo in un locale a Bologna. Cantava qualcosa di truce come beviamo dalle pozzanghere e ho pensato che ti sarebbe piaciuto così tanto!".
E la poesia "beviamo dalle pozzanghere scure\ l'ispida immagine che rieduca\ il nostro ululato".
E mò pure 'sta canzone che adoro. Mjaft!

pozzanghere e asfalto illuminati
bottiglie vuote che rimangono in un angolo
lasciate sotto un albero in disparte
resti di giornale adesso volano nel cielo
in questa calma che in realtà non c'è
tornerò con la mente ai giorni perduti
ai giochi e a quei desideri
che io nascondevo da bambino..
quanto costa la felicità?
chiedilo al sasso dentro al fiume
a un abito bagnato oppure
a un viso che domani hai già dimenticato

16 novembre 2009

gli AforinKi (140)


Mi piace questa frase che mio padre mi ha dedicato riferendosi alla mia vita.
"Non tutte le piante hanno i fiori, ma tutte nutrono in sè l'essenza del profumo".

"dai che si trasforma!!"


Tutte le esperienze, belle brutte insignificanti grandi andranno a confluire nel libro che ho abbozzato. Il mio "famoso" fantasy latinista sul suicidio, che finora è solo sui nastri registrati durante la mia convalescenza post-operatoria, prima o poi deve vedere la luce nella scrittura (non è truce, eh. Nè una minaccia. Un mio bisogno).

6 novembre 2009

me and Callo about Yoko on(?) Facebook

"Callo! Nun me commenti yoko ono?"

"dear!! io odio YOKO ONO"

"verbalizza il tuo odio"

"va bene se ci tieni scriverò che io la odio.... ha fatto dividere i Beatles
what a mean woman.
Ho commentato un po' acidamente. ma che brutta canzone, dear."

"ma poi che vuol dì quella frase che ho riportato come bella, We saw an empty bottle rolling down the street And on a cupboard stand at the corner of the street, Wrinkled souls piled up like grapefruits."

"l'hai scritta tu, dear, a malapena la capisco io. Cmq dice tipo abbiamo visto una bottiglia vuota che rotolava giù per la strada e un mettitutto (?) che stava all'angolo della strada. Anime rugose accumulate come uva"

"non come pomplemi??
pompelmi
ahahah
bellissima"

"hai ragione tu, pompelmi"

"mio dio
pompelmi è ancor peggio di uva in effetti"

"sì perchè gli acini di uva ti danno un senso di aggregazione o accumulo, i pompelmi????

"boh i pomplemi magari li han mangiati insieme
però è una bellissima song"

"bellissima in quale nota?"

"On a windy day.."


On a windy day, let's go on flying.
There may be no trees to rest on,
There may be no clouds to ride.
But we'll have our wings and the wind will be with us,
That's enough for me,
That's enough for me.

On a windy day, we went flying.
There was no sea to rest on,
There were no hills to glide.
We saw an empty bottle rolling down the street
And on a cupboard stand at the corner of the street,
Wrinkled souls piled up like grapefruits.


1 novembre 2009

L'avrei incontrata volentieri per Farci la tesi, ne avrem parlato di cose!

Sarò sola?

Quando avrò alzato in me l'intimo fuoco
che originava già queste bufere
e sarò salda, libera, vitale,
allora sarò sola?

E forse staccherò dalle radici
la rimossa speranza dell'amore,
ricorderò che frutto d'ogni
limite umano è assenza di memoria,
tutta mi affonderò nel divenire..

Ma fino a che io tremo del principio
cui la tua mano mi iniziò da ieri,
ogni attributo vivo che mi prende
giace incomposto nelle tue misure.


[Alda Merini]