basta, 'sto fiolo demoniaco ne combina di ogni. Folgorato rapito "innamorato" di una bella bimba dai biondi capelli fluenti, l'ha perseguitata torturata stritolata strozzata (per fortuna non con me presente) al parco, nel castello medievale, come i cattivi delle fiabe. Qualche giorno dopo, ha preso una canna e mi minacciava di distruggere la macchina, e me l'ha colpita più volte con violenza (Carlina!): e io inusitatamente calmo, "è disperato solo e folle che pur di attirare l'attenzione e giocar con me fa queste cose". Infine mi tirava sassi e pietre grandi, e mirava alla faccia. Ma tanto ho ottimi riflessi (..). Riesco a calmarlo stordendolo di chiacchiere (ohohoh) e abbracciandolo.
Il giorno dopo, lo accompagno insieme al mio collega alla seduta privata con il neuropsichiatra, e son decisamente curioso di carpire come si comporta da solo con lui ("che Farà? Ah, che vuoi che Faccia in una stanza senza pietre, sassi, canne, compiti, forbici, altri bambini. Al massimo aprirà qualche cassetto"); io rimango fuori in questo corridoio AFFOLLATISSIMO.
Ordunque: quatto quatto mi avvicino alla porta e inizio a spiare dal buco della serratura, e ad ascoltare la voce spazientita del dottore; passa il mio collega: "Luca, sei tu che hai bisogno del CIM!!" "sta torcendo una lampada! Ah, senti anche il doc quanto è spazientito".
Esce il bimbo, ancora nervosetto; vuole ascoltare più volte la sua canzone preferita a tutto volume ("Sono pronto per rialzarmi ancora, e il momento che aspettavo è ora. Nonostante questo cielo sembri chiuso su di me").
Io: "Fai il bravo, sai che fisicamente oggi non sto granchè". E lui silente e rispettoso, come quando i cani intuiscono che per una volta è meglio non abbaiare.
20 novembre 2009
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1 commento:
è un canide, come volevasi dimostrare.
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