23 gennaio 2009

questo esame

è insfangabile.
-sfogo personale, notturno, poco comprensibile-
Non solo perchè mi Fa rinviare la visione delle prime due puntate di Lost5 (ma tanto, chi se lo ricorda più come era finito?? voglio i nuovi episodi di Survivors), o delle Risikate, o mi Fa Fare tardi (ho la cioccolata a portata di mano), ma perchè C., che ritiene di avere un effetto pratico benefico sulla mia vita (..), osa criticare i miei romanzi preferiti che tanto avrei voluto approfondire al posto di Codesto (e tra l'altro lo devo comparare a un altro C., ovviamente nel suo insfangabile periodo iniziale pseudo-stalinista). Il primo C. ha osato inoltre dire a un critico letterario suo contemporaneo, Smilza -ti pungo sul vivo-: "Mi spieghi lei perchè ci sia qualcosa da dire su quella là, Jane Austen". Io avrei preferito di gran lunga Darcy e Darla -pilastri del Midoismo- alle sue onde, almeno ridevo, di notte.
E poi C. non sa scrivere. O meglio, (secondo me) ha uno stile orrendo, verboso, non lascia niente di non-detto nelle descrizioni, ammazza ogni ipotetica tensione che si potrebbe creare nel lettore. Nel primo libro, il climax principale punta su un tifone in arrivo in mare aperto, che dovrebbe spazzar via la nave col suo ottuso, mediocre e scimunito capitano ("davvero sta arrivando un tifone? ma nooooo. quel barometro non so perchè Fa così. ah, io non ho mai visto un tifone! attraversiamolo! e poi magari non c'è, e pensa te se lo aggiro e poi non c'era, sarei considerato uno scimunito oltre che un ritardatario"). Non appena si arriva al "punto di max tensione", C. attua un salto temporale netto stile Ritorno al futuro e Fa arrivare la nave in porto bella e tranquilla, e lascia dire solo "oh, ci siamo salvati per un pelo": mah, per fortuna è breve (senza contare che ci sono pure dei cinesi a bordo che grugniscono). Secondo libro: una nave in mezzo al mare (..) è bloccata dall'assenza di vento; in più tutto l'equipaggio è preda di febbri malariche. Possono salvare la situazione soltanto gli unici due sani, il capitano e il cuoco, che però è malato di cuore (plot interessante, l'avesse avuto H.J.). Il malato di cuore tuttavia saltella per tutto il ponte, Fa sforzi fisici abnormi - braccia la vela maestra quasi da solo..-, cucina per tutti, ascolta e comprende i deliri di tutti, cura tutti ogni giorno! E sopravvive, mah. Terzo libro: l'inconcludente-pseudo-protagonista ha un orgasmo ogni volta che elogiano la "voce" della sua metà oscura -uccisore di indigeni selvaggi e trafficante d'avorio-: "oh, quella voce! potrebbe dire tutto! e lui, potrebbe Fare tutto, è eccezionale! mi ha detto 'piacere'! che voce! che voce! e che volume di voce, emessa senza sforzo! gli dò la mia onestà a vita". Mah. Son troppo prevenuto per entrare nella prospettiva corretta e riferirla mercoledì all'esame, ma lo devo passare che a rileggere 'sta roba non gliela fò, senza contare il malloppo di libri e saggi dell'altro C, che suggerisce: "l'esperienza è la memoria più la ferita che ti ha lasciato". Questa mi piace, c'è il dramma, perlomeno.

4 commenti:

Smy ha detto...

Jane Austen era geniale. E incompresa. Anche se mi è scaduta con Mansfield Park. D'altronde è ovvio che mi piaccia, è "quella lì", come me. (Ohoh, oggi sono diventata "quella becera lì". Promozione!)

Anonimo ha detto...

meglio di quando ti ha detto "troglodita". Quella si che era una offesa pesante.
Se Conrad mi è risultato indegesto tanto, Calvino mi è piaciuto e mi ha Fatto vincere il pregiudizio che avevo sui libri della resistenza (che non so perchè, ma non mi avevano mai attirato..). "il Sentiero.." è davvero bello. Diciamo che ho dovuto leggere poi tutti i libri di Calvino in un giorno, dato che Conrad me lo son trascinato dietro troppo troppo a lungo.

Smy ha detto...

Le cosmicomiche di Calvino sono tra le mie letture preferite.

Anonimo ha detto...

che ridere l'esame. Il prof ha capito la battuta su jane austen e c'ha riso tutto il tempo.