2 febbraio 2008
basta, perchè avere tabù? premetto che scriverò cose disgustose che involgariranno ancor di più queste già volgari pagine
la Festa della Luce della smi è una sua geniale idea, da anni, ogni anno. ci si veste di bianco, si porta una candela bianca che rappresenta la propria anima bianca, si dice "candelora candelora dall'inverno semo fora", si mangia cose rigorosamente bianche preparate dalla smi (o meglio, sue eran la besciamella, il 50% dei cannelloni e il fatto che sa spalmare bene i crostini mettendoci anche gli stuzzicadenti. ha comunque messo le mani ovunque).- ORA IL POST DEGENERERA'- solo che: non mi son vestito di bianco apparte i boxer, non ho portato la candela, ho mangiato a pranzo metà di una bianca viennetta, mi si son rotte le chiusure centralizzate della macchina, ho avuto un attacco di diarrea acuta dopo i crostini (da quel momento ho cercato di interagire alla Festa della Luce mandando sms dal bagno del piano di sotto). torno sù: la Callo afferma che "Noone"di alicia keys ha un testo stupido e inizia a cantare la sua italian version "nessuno, neeessuno, neeeesuuuno, uoh-oh-oh". ovviamente io la seguo estasiato, con la madre della Smi che sbuca dietro e mi osserva canterino, e dico "non credo ci sia niente di più imbarazzante"(dimenticando che la signora mi vide prendere la mano della smilza e baciargliela dedicandole una canzone d'amore di john lennon 2 capodanni fa), e la flacchettina ridendo: "signora, luca ha la diarrea e ha appena usato il suo bagno di sotto" "va bene." il mio soprannome in quella casa è "quello lì" o "quello lì che va per i poggi" e spero rimanga quello, sweety. altro passaggio cruciale è stata la mia fuga disperata verso casa in macchina, carla bruni in sottofondo ai miei pensieri truci "vai piano luca, pensa se ti ritrovano sommerso dalle tue feci". a momenti non ho neanche chiuso la macchina da quanto ero di corsa. e per chiuderla c'ho messo tanto perchè le chiusure centralizzate erano rotte. d'ora in poi guarderò sempre con vaga inquietudine alla Festa della Luce.
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ai confini della realtà
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13 commenti:
Insieme alla Callo abbiamo esteso la frase a "pe la candelora dell'inverno semo fora. Pe la candelora e' l compleanno dela mi/tu zia"
Vi faro' coroncine di fiori per il 21 marzo. La festa dei fiori. Piatti a base di fiori. Anzi, una portata sola piu' dolce, cosi' io ho tempo di cucinare senza aiuti e voi riuscite a mangiare tutto. I poveri riccetti li abbiam dovuti magna oggi.
Smilza l'esperta mistica sei te, perciò ti chiedo: che succede se si invoca una frase propiziatoria a metà?... perchè dalle mie parti si dice "candelora candelora dall'inverno semo fora, ma se piove o tira vento, dall'inverno semo dentro!"
Ah! E' vero! Non succede niente, non e' una frase propiziatoria, e' un proverbio. Come trenta aprilante quaranta di' piovante.
Uh!
Ma poi, sei guarito?
Che bella però, la Festa della Luce. Io non ce l'ho una festa così. Invidiaaaaa!!!!
Festeggiala pure tu. E' facile, per il 2 febbraio ti trovi con un po' di gente a fare caciara, tutti rigorosamente vestiti di bianco e con delle candele accese.
però ci vuole anche una madre che dica che queste feste pagane non vanno bene.
fla sai che non saprei. sto un pò meglio perchè sono passato alla fase stitichezza. cmq non ho resistito e ho mangiato torta alla crema di arance e popkorn stasera..!
colpa tua Rin... in fondo hai evocato giornate di merla...
(crema di arance e popcosi non nella stessa torta, vero? da quando frequento blog gastronomici mi sono fatto un po' schizzinoso)
Beh. Una volta Rin si mangio' tortellini alla panna e patatine fritte nello stesso piatto, mandando in bestia la Callo che aveva preparato i tortellini.
è vero ebbe una reazione spropositatissima manco avessi offeso le sue velleità culinarie.
le giornate della merla pare sian finite. però ora son giornate stitiche. non conosco vie di mezzo
Tanto più che anch'io stavo mangiando le patatine tra i suoi tortellini. Ma a me mica mi vide.
è vero!! è che io ero più palese, ce l'avevo proprio infilate nel piatto e bofonchiavo sgranocchiandole tutte. ricordo ancora il suo sospiro urlato.
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