Ho colorato la porta della mia cucina, oramai parecchie notti fa. Mia sore, in precedenza, aveva dipinto sulla porta interna del bagno, con molta eleganza e carineria, un sole ridente dai dardi infuocati; dardi che accompagnavano i versi di una poesia di Neruda ("Lentamente muore..").
Io al contrario mi son gravato il peso dell'antro infernale della cucina, luogo ormai avverso. Dopo aver scartato il nero ("protegge, ma rischi anche di attirare il maligno, non giocare con le energie tantriche"), il viola ("è il colore della magia, il più potente di tutti, io non lo userei!!") e il grigio ("ti porterà confusione in casa!"), ho optato per il giallo (avi che vigilano e proteggono), il verde (serenità) e l'azzurro (guarigione).
In pratica, il risultato Fa caghè, ma l'idea sbrilluccicava ingegno: la mia ispirazione è partita da un simbolo naturale primitivo che avevo trovato sul vetro della mia macchina; da questo ho creato una prateria, da cui ardono degli alberi nella calura, alberi che sospinti dai flussi d'aria e dalle nuvole arrivano fino al sole. Tutto è unito insieme perchè sole, vegetazione e aria si fondono in un'unica cosa insieme al creato stesso; perciò giallo, verde e blu si ritrovano e si mescolano ovunque, i raggi del sole così sono multicolor, e nuvole prato arbusti chiome correnti d'aria idem.
Dato che la resa artistica Faceva veramente schifo, ho trovato un titolo che almeno rendesse il quadro-porta-affresco-murales un cimelio di famiglia e degno di immemore memoria: "Io e mia sorella come nuvole" (poichè anche noi abbiamo aspetti che l'uno ritrova nell'altro).
La porta insomma non sarà MAI spiccata, nessuno oserà.
Gli avi vigilano.
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4 commenti:
Io lo trovo meraviglioso.
non ne colgo il senso...caotico più che altro!!
OOOOH GENIO!!! O-GINO.... BELLISSIMO!!
Molto originale. Mi piace ^^
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