già da piccolino la vigilia la vedevo come una occasione per Far tardi tardi fuori di casa con gli amici (si potrà!) e ogni volta la associavo -sbagliando- alla tradizionale Volata pasquale (ero convinto che la statua del Cristo la facessero volare dal tetto del Duomo, e tutti lì sul piazzale a vedere). Però apprezzo cenoni, alcolici, mercanti in fiera, le persone care al mio fianco sempre e da sempre e i regali! Così ordunque, nel massimo della mia foga natalizia(..) e per nulla soffocato dagli sms ricolmi di melassosa filantropia, auguro che Venere possa guardare tutti dritto in faccia, come in uno dei miei dipinti preferiti.. tanto per non essere monotematico!
24 dicembre 2008
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5 commenti:
Ecco, sì, ci vorrebbe.
dai che Venere ci guarda e il suo bimbo incinto concorda.
Allora siamo vicini alla felicità?
Uhm, la felicità è uno stato interiore. Finchè la più piccola parte di me non vorrà essere felice, io mi lamenterò. Seppur Venere guarda di qua. Santo cielo. Sono nella cacca.
eppure sei tendenzialmente non lamentosa. Tendenzialmente!
:-)
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