23 giugno 2008

ci penserò domani!

L'Italia calcio è fuori! Ammetto di aver seguito la partita solo dopo il finale dell'ennesima replica di Via col Vento, che mi attrae sempre come la prima volta. E mi ero scordato sia di quando Rossella cade dalle scale incinta nel tentativo di picchiare Rhett, sia di quando Rhett dice a Rossella, guardando da lontano la figlia Diletta, "Diletta è l'unica cosa che ci unisce, Rossella", e tempo 4 secondi la scellerata Diletta si schianta con il suo cavallo a terra e muore (non aveva di certo la grazia di una Elizabeth Taylor in "Grand Prix").
Amo i film d'epoca. Ma non per questo li amo tutti. Ad esempio non mi piace Capra, troppo buonista, politically correct, misurato; mi stucca un pò. Ho visto Orizzonte Perduto ieri sera e non ho cambiato idea. Il soggetto è affascinante, degli uomini vengono volutamente rapiti e condotti a Shangrì-là, la mitica vallata fra le vette tibetane dove regnano la pace, la concordia e si può vivere anche fino a 200 anni conservando una lunghissima giovinezza, poichè quando l'animo umano non ha preoccupazioni nè ansie e si dedica all'amore per la scienza e l'arte anche il corpo rifulge di un eterno vigore e le malattie non possono intaccarlo. Mentre i visitatori osservano, sempre più conquistati, Shangri-là, fuori da lì il mondo è devastato da truffe, complotti e guerre; ma c'è chi di loro vuole ritornare alla "vita vera", con la convinzione che questo posto idilliaco non è che una menzogna. Il protagonista, che doveva rimanere in quanto prescelto per regnare, viene perciò convinto a fuggire: quell'Eden nell'Himalaya non può essere vero, gli asceti tibetani lo stanno ingannando per trattenerlo e fargli portare avanti la comunità. Solo quando non potrà più tornare indietro, avrà la prova che ciò che avveniva in quella valle non era metafisico, e si impegnerà tutta la vita per ritornarvi. Capra è molto ottimista sulla prospettiva che ognuno possa trovare dentro di sè, rinunciando ad inseguire un preordinato disegno di felicità, la sua oasi di serenità (beato lù) e riesca a trasformare questa illusione in realtà.
In sintesi, questo è il primo film nel quale ho detestato un personaggio fin dalla sua prima apparizione: tale Sondra, incurante delle vertigini dalla cima del paradisiaco hotel in cui dimora e svettante senza motivo su tutta la fiorita Shangri-là, non la sfango (e qualche scena dopo martoria tutti gli uccelli attaccando al loro corpo un flauto, perchè vuole che lì risuoni sempre la musica). La detesto. Ride come una qualunque del club dell'Umorismo strano, però. Da notare che ai tempi in cui il film uscì Capra venne accusato di essere stato influenzato, più che da James Hilton (lo scrittore del romanzo da cui Orizzonte Perduto è tratto), dal bisnonno di Paris (il monumentale edificio di Shangri-là secondo loro era l'unico gioiellino meritevole di visione).

2 commenti:

SerialLicker ha detto...

vuoi dire che la partita è stata più lunga di via col vento? vuoi dire che dobbiamo cambiare l'unità di misura ideale per indicare "cosa che dura un casino di più della media di una prima serata"?

Anonimo ha detto...

eheh eggià..Penso che stavolta rai3 ha diviso via col vento in 3 o 4 parti, sennò non si spiega che mentre rossella cavalcava la collina a tara al tramonto l'italia doveva ancora finire il secondo tempo.