26 aprile 2008

la mia Felicità

fin da piccolo l'ho sempre voluta. o meglio, ho sempre ricercato la Serenità, la cosa più importante. d'altronde mi bastava poco per essere contento, scrivere gialli, leggere, inventare trucide storie con gli omini playmobil (la mia preferita era quella in cui una infermiera bionda dell'ottocento dal nome maschile veniva chiamata ad assistere un anziano malato in una ricca tenuta terriera dai trucidi segreti, e intratteneva una trucida relazione con un manovale di colore; in seguito a una trucida litigata con il figlio del vechio innamorato di lei cadeva nel trucido fiume battendo la testa; salvata da un taglialegna della tenuta, perdeva ovviamente la memoria dei trucidi segreti, ma lui la segrega perchè..ecc ecc). in seguito le piccole cose indispensabili si son tramutate man mano in letture dei classici, partite di volley anche se non ci volevo annà, manga, chiaccherate con la manu..; e ancora più recentemente film d'autore, la mia sirio, le cene per ogni pretesto stupido, le vacanze con enri e giachi, le risate al fornetto.. oggi che per il mio Io complessato di qualche anno fa avrei "tutto" tanto che sarebbe incredulo per la mia attuale socievolezza, mi manca ancora qualcosa, sarà 'sta laurea? sarà che sono stressato perchè devo Fare il quadruplo del lavoro per una tesi triennale per colpa di una assistente esaltata che non mi permette di ridere ai nostri colloqui a causa dei truci argomenti che trattiamo? ma non penso, è un'inquietudine generica. ci pensavo giusto ieri che mi sono tagliato il naso per fare la barba, e il sangue scendeva scendeva davanti allo specchio, e mi veniva in mente questa scena di Scarlet Diva della mia asia. ultimamente mi fermo poco a pensare. ho tanto tempo ma al contempo pochissimo, e sono sempre in ritardo e mai soddisfatto. che devo Fare? è normale che qualche volta non c'è una risposta..

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Pure tu ti sei leccato un'ascella?
My dear, il senso di insoddisfazione è impossibile da togliere...

Rin_ ha detto...

però non mi sono truccato, io facevo la barba e guardavo catatonico lo specchio ripensando a questa scena. quanto è bella asia! la mia attrice italiana preferita!

Anonimo ha detto...

L'inquietudine é. Non c'é altro da aggiungere. Anche se leccarsi un'ascella potrebbe sempre essere una buona idea per passare il tempo...

PS: sono un po' assente dal mio blog perché ho cambiato lavoro (cosa buona) ma non ho più tempo libero o quasi (cosa cattiva)...

Anonimo ha detto...

Ma pure tu ti sei imbrattato la faccia di rosso?... con il tuo sangue?... secondo me si!

Anonimo ha detto...

ma no! era una metafora. per la mia non laurea. chissà se ci sarà oggi quella "ridente" donna, quando accenna un sorriso è identica a tuqui:

http://www.occhirossi.it/Serial_Killer/Andrej-Chikatilo-1.jpg

Anonimo ha detto...

Chi è lui? È terribile!

Anonimo ha detto...

ha un sorriso spiccicato. ma non è lui "LUI", luilui lo posterò una volta in un suo "ridente"filmato.

Anonimo ha detto...

Ma di chi stiamo parlando? Mi son persa...