Oramai posso dire che la mia vita può essere divisa in tre stagioni telefilmiche, e che la quarta sta per iniziare.
La prima season forse è la più serena, la più spensierata. Da Cortona a Perugia, l’università, il primo amore che dava tante soddisfazioni e tanti voli pindarici, la visione disincantata e acerba di tutto; e poi amicizie storiche, solidissime. Ovviamente terminava con la fine della mia relazione più lunga a causa di un mio tradimentaccio e non solo, seppur dopo aver superato ritrosie, malattie familiari, diatribe su “cosa farà Luca da grande”, cartelloni con su scritto “stai con me e finiamo il puzzle”.
La seconda stagione si apre a Perugia e forse è la più sofferta: il primo amore della prima stagione diventa amicizia imprescindibile, il secondo amore –quello maturo, del cercare a tutti i costi di tenerselo accanto e di viverlo, di conquistarselo…- sembra sbocciare per davvero, ma ovviamente non è così tenace e vengo scacciato, nonostante buste lasciate nei parcheggi o nelle cabine telefoniche (la follia impera...). Allora me ne vado a Milano perché oramai sento di aver dato tutto a Perugia (dove nel frattempo sono riuscito anche a perdere il mio amico storico di 7 anni!), e anche perché le carte della Smi sono inequivocabili.
La terza stagione milanese in teoria avrebbe dovuto significare l’ingresso nell’età adulta; un master impegnativo, progetti che mettono in mostra, il lavoro sempre più preponderante, che porta anche in luoghi dove non mi sarei mai visto. E nel frattempo, una frequentazione che non voglio diventi storia perché sono spaventato e non sono sicuro; allora diventa qualcosa di meno; infine diventa amicizia... Ma ci sei sempre, sempre. E mi piaci sempre di più, i difetti, le litigate, gli interessi pacati. Così, quando capisco che sono stato un coglione a non accorgermi che quello che volevo era a un metro, e che finalmente sarei stato felice e non solo io, vengo rimbalzato perché è troppo tardi, sono un “fratello”? Dopo una mia dichiarazione sentitissima, tra l'altro. Ma si potrà? Questa sfiga dilagante, neanche Rossella con Rhett.
Pertanto, sta per iniziare la quarta stagione…dovessi scriverla davvero io, non so cosa potrei infilarci di ancora più strampalato. Ne ho vissute di cotte e di crude! Per adesso è ricolma di feste in cui tutti sono allegri e brilli… ma mi son stufato di conoscere. Eppure si deve riniziare da qualche cosa, la prima puntata è stata dedicata ai sensi di colpa e ai rimorsi, ma il plot della vicenda non potrà continuare così; ci vuole un climax molto più forte. Vediamo che succede… :-)
12 maggio 2012
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