22 gennaio 2010

uno dei miei finali preferiti in assoluto

quanto è vero! L'ho trovato per caso girovagando su youtube e ne sono stato nuovamente rapito. Fotografia, regia, recitazione perfette.
Agnese sta morendo di tumore, ed è assistita dalla domestica Anna. Trascorre lentamente i suoi ultimi giorni scrivendo il suo diario, in preda a dolori atroci. Arrivano a visitarla le due sorelle, fredde-manipolatrici-bugiarde, incapaci di amare, di toccarsi, di essere davvero sorelle: perchè per Bergman il gelo del nord è come se entrasse dentro le anime e non è possibile comunicare, conoscere, entrare in connessione con l'altro. Così queste stanno lì, a patire da sole, a dilaniarsi nella loro imperfezione. Tranne che per pochi istanti, in cui sembrano sfiorarsi, e assaporano la veridicità di questi brevi attimi incantati. Talmente intensi da osar sfidare la morte.

"Le mie sorelle, Karin e Maria sono venute a trovarmi. E' meraviglioso essere di nuovo insieme come ai vecchi tempi.. Io mi sento molto meglio, abbiamo persino potuto fare una bella passeggiata, un vero avvenimento per me, visto che da tanto tempo non mettevo piede fuori casa. A un tratto abbiamo cominciato a ridere, e a correre verso l'altalena, abbandonata da quando ero bambina. Ci siamo sedute come tre brave sorelline, ed Anna ci dondolava, piano piano, dolcemente. I dolori erano spariti , le persone che amavo piu' di tutte al mondo erano li, potevo udirle chiacchierare intorno a me, sentivo la presenza dei loro corpi, il calore delle loro mani. Volevo aggrapparmi a quel momento, e pensai: qualunque cosa accada, questa è la felicità. Non posso desiderare niente di più, ora che per qualche istante posso assaporare la perfezione.. e sento d'essere grata alla mia vita, che mi dà tanto".

Sarà che son matto, ma pure io quando vivo un istante di felicità irripetibile, mi estraneo come se mi stessi osservando "dall'esterno", e mi commuovo pensando che sono questi attimi a dar senso all'esistenza. E penso "mi sarà sufficiente averli già vissuti?".

1 commento:

conchi ha detto...

la lacrimuccia di commozione ora me l'hai fatta scendere tu....non sei matto, oppure lo sono anch'io perchè mi succede la stessa cosa...